Frasi con « quaderno » per bambini, ragazzi e studenti

Il quaderno è sul tavolo.

Disegno un fiore nel quaderno.

Ho un quaderno con le stelle.

Metto la matita vicino al quaderno.

Scrivo il mio nome sul quaderno.

Apro il quaderno e disegno un cerchio.

Nel quaderno c'è una pagina colorata.

Prendo il quaderno per contare i numeri.

La mamma mi mostra il quaderno nuovo.

Il quaderno ha tante righe per disegnare.

Porta il quaderno allo zaino, per favore.

Nel quaderno registro le mie osservazioni sugli insetti.

Nel quaderno annotiamo gli esperimenti di scienze.

Alla scuola preparo il quaderno per la lezione.

Coloro le immagini del quaderno con matite vive.

Il quaderno serve per contare e raccontare storie.

Nel quaderno segno le parole nuove che imparo.

Portiamo il quaderno alla maestra per la verifica.

Disegno una mappa del parco nel mio quaderno.

Rileggo la poesia che ho copiato nel quaderno.

Decoro la copertina del quaderno con adesivi colorati.

Nel quaderno pianifico il mio progetto sulla natura.

Disegno uno schema nel quaderno per studiare meglio.

Scrivo una breve storia nel quaderno sulla mia casa.

Uso il quaderno per risolvere i problemi di matematica.

Nel quaderno riassumo il capitolo che abbiamo letto oggi.

Uso il quaderno per esercitarmi con i calcoli veloci.

Disegno uno storyboard nel quaderno per il mio racconto.

Nel quaderno di scienze disegno il ciclo dell'acqua.

Scrivo nel quaderno le parole nuove che sento in inglese.

Conservo nel quaderno i biglietti e i ricordi della gita.

Nel quaderno segno gli obiettivi che voglio raggiungere quest'anno.

Organizzo il quaderno con separatori per ogni materia.

Controllo nel quaderno le esercitazioni di grammatica svolte.

Nel quaderno progetto una piccola storia a fumetti.

Rileggendo il quaderno trovo appunti utili per il compito.

Nel quaderno creo una tabella per allenare la memoria.

Nel quaderno tengo traccia dei miei progressi nello sport.

Scrivo nel quaderno una lista di libri che voglio leggere.

A fine giornata rileggo il quaderno per verificare i compiti.

Organizzo nel quaderno il piano di studio per la settimana.

Nel quaderno annoterò le idee per il mio progetto di arte.

Nel quaderno tiro le somme delle esperienze fatte durante la gita.

Scrivo nel quaderno una breve recensione del film visto con gli amici.

Questo è il mio quaderno.

Nel quaderno annoto citazioni che mi ispirano.

Scrivo nel quaderno appunti critici per migliorare i compiti.

Annota nel quaderno i punti chiave prima della presentazione.

Rielaboro nel quaderno le note prese durante la lezione.

Organizzo nel quaderno un piano per preparare l'esame.

Nel quaderno sviluppo un'analisi critica del testo assegnato.

Uso il quaderno per stendere una bozza del mio racconto.

Nel quaderno confronto varie idee per il progetto di scienze.

Nel quaderno scrivo una riflessione personale su ciò che leggo.

Nel quaderno preparo schemi e mappe concettuali per lo studio.

Scrivo nel quaderno una bozza della tesi che intendo presentare.

Conservo nel quaderno appunti e indizi per il progetto di gruppo.

Nel quaderno confronto fonti e annotazioni per il lavoro di ricerca.

Uso il quaderno per pianificare i miei obiettivi dopo la scuola.

Nel quaderno faccio uno schizzo per la copertina del libro di classe.

La scoperta, non priva di echi filosofici e documentata da schizzi e formule sul quaderno, imponeva una riconsiderazione delle ipotesi precedenti fino a compromettere l'intero paradigma interpretativo e a sollecitare nuove categorie concettuali.

Riflettendo sulle conseguenze delle scelte pubbliche e annotando con mano ferma nel quaderno cifre, ipotesi e marginalia, trasformò l'astrazione di un programma in una proposta concretamente negoziabile, capace di resistere al vaglio critico degli esperti.

Solo quando, dopo aver osservato con attenzione i margini consumati, aprii il quaderno compresi che le annotazioni apparentemente disordinate celavano una mappa morale la cui decifrazione avrebbe richiesto pazienza, metodo e una dose di empatia intellettuale.

Sebbene il tempo avesse ingiallito le pagine e nonostante le cancellature e i ripensamenti che affollavano il quaderno, restava intatta la tensione creativa di chi, nella solitudine, aveva osato trasformare il dubbio in gesto espressivo e in progettualità condivisibile.

Nonostante la pioggia incessante e il vento che cercava di strapparmi il cappotto, decisi di uscire col quaderno sotto il braccio, convinto che le parole annotate al suo interno potessero restituire alla città quel silenzio perduto e renderne leggibile la memoria delle strade.