Frasi italiane tematiche

Frasi con « piangere » per bambini, ragazzi e studenti

In questa pagina trovi frasi con « piangere » per bambini (scuola dell’infanzia e primaria) e per ragazzi/adolescenti (scuola media e superiori), con esempi graduati per età.

Frasi con «efficiente» per bambini

Frasi semplici con «efficiente» per bambini (3-5 anni), per la scuola dell’infanzia.

3 anni

Il piccolo gatto può piangere.

3 anni

Se cadi, è normale piangere.

3 anni

Quando hai fame potresti piangere.

4 anni

Voglio giocare e non piangere.

3 anni

La mamma dice di non piangere troppo.

4 anni

Il bambino impara a non piangere sempre.

5 anni

Impara a dire grazie invece di piangere.

4 anni

La nonna abbraccia per far smettere di piangere.

5 anni

A volte è giusto piangere quando sei triste.

4 anni

Se il gioco si rompe, posso piangere un poco.

5 anni

Il palloncino vola via e alcuni bambini possono piangere.

5 anni

Il cucciolo mi guarda e mi fa piangere di gioia.

Frasi con «efficiente» per la scuola primaria

Frasi con «efficiente» per bambini dalla scuola primaria / elementari (6-10 anni).

8 anni

Non bisogna ridere di chi comincia a piangere.

10 anni

Posso aiutare un amico che vuole piangere ascoltandolo.

6 anni

Dopo la caduta, è okay piangere e poi rialzarsi.

7 anni

Quando ricevi un regalo sorpreso potresti piangere di felicità.

7 anni

La pioggia e il vento sembrano voler piangere insieme.

10 anni

La pioggia sul vetro sembra piangere come una canzone.

8 anni

Il racconto triste può far piangere anche i più coraggiosi.

8 anni

Ho visto una farfalla ferita che mi ha fatto piangere.

8 anni

Quando il cane non torna, potremmo piangere e cercarlo insieme.

9 anni

La musica lenta a volte fa piangere chi la ascolta.

9 anni

La maestra spiega che piangere è una reazione al dolore.

10 anni

Le storie di coraggio possono fermare il desiderio di piangere.

6 anni

Il film dei cartoni può far piangere per la scena dolce.

6 anni

Il vento porta via la foglia e fa piangere il bambino.

6 anni

Se perdi un amichetto puoi piangere un po', poi giocare ancora.

7 anni

È importante parlare con l'insegnante invece di piangere in segreto.

7 anni

A scuola impariamo che è normale piangere, ma anche chiedere aiuto.

9 anni

Insieme agli amici si capisce quando è meglio piangere o ridere.

9 anni

Se sbagli un compito difficile, è umano piangere per la frustrazione.

10 anni

A volte, dopo una lite, è utile parlare invece di piangere da soli.

Frasi con «efficiente» per ragazzi della scuola media

Frasi con «efficiente» per ragazzi e adolescenti della scuola secondaria di primo grado (scuola media, 11-13 anni).

11 anni

Il vecchio albero sembra piangere quando perde le foglie.

13 anni

Guardare vecchie foto può far piangere di ricordi dolci.

11 anni

Quando finisce un capitolo importante, posso piangere per la nostalgia.

13 anni

In situazioni stressanti, puoi piangere e poi cercare soluzioni pratiche.

11 anni

Capire i propri sentimenti aiuta a sapere quando è giusto piangere.

12 anni

A tredici anni, è normale piangere davanti ai propri pensieri confusi.

11 anni

Durante la recita, un'attrice ha iniziato a piangere per l'emozione.

12 anni

Parlare con un adulto può fermare il bisogno di piangere in segreto.

13 anni

Le prime delusioni amorose possono far piangere e crescere allo stesso tempo.

13 anni

Scrivere un diario mi aiuta a non piangere senza capire il perché.

12 anni

Gli amici veri sanno quando è il momento di piangere e quando ridere insieme.

12 anni

Un film ben fatto sa toccare il cuore e far piangere anche i più forti.

Frasi con «efficiente» per ragazzi delle scuole superiori

Frasi con «efficiente» per ragazzi e adolescenti della scuola secondaria di secondo grado (scuole superiori, 14-18 anni).

17 anni

Non voglio piangere.

14 anni

Alcune poesie possono far piangere perché descrivono emozioni profonde.

14 anni

Aiutare chi soffre spesso impedisce loro di piangere soli.

15 anni

Le conversazioni sincere spesso fermano il desiderio di piangere.

16 anni

Gli amici più stretti capiscono quando qualcuno deve piangere.

14 anni

Essere vulnerabili non è debolezza: a volte è giusto piangere.

15 anni

Le canzoni tristi possono far piangere mentre pensi al futuro.

16 anni

Una scelta difficile può far piangere, poi aprire nuove strade.

16 anni

Vedere ingiustizie spesso porta a piangere e a voler cambiare le cose.

17 anni

La fine di un'amicizia importante può far piangere, ma insegna qualcosa.

17 anni

Scrivere una lettera di addio può far piangere, ma chiude un capitolo.

14 anni

A quindici anni, puoi piangere per pressioni scolastiche ma chiedere aiuto è importante.

15 anni

La perdita di fiducia può far piangere, ma si può ricostruire con tempo.

17 anni

Affrontare la paura dell'ignoto a volte fa piangere, ma poi dà forza.

15 anni

A sedici anni impari che piangere non cancella il problema ma aiuta a elaborarlo.

16 anni

A diciassette anni puoi piangere per scelte che segnano il futuro e parlarne con calma.

Frasi avanzate e disciplinari con «efficiente»

Frasi avanzate con «efficiente» (uso formale/accademico).

18 anni

Nonostante il coro di sussurri e l'obbligo sociale di fingere indifferenza, egli continuò a piangere, come se la memoria di quel tradimento scrostasse via ogni maschera di cortesia.

18 anni

Avendo meditato per anni sulle complesse contraddizioni della propria coscienza e sulle ripercussioni delle scelte impulsive, la sua incapacità di non piangere si mutò in una dolorosa, lucida consapevolezza.

18 anni

Sebbene raramente mostrasse debolezza in pubblico, fu proprio l'attimo in cui dovette piangere davanti alla collettività che rivelò una verità che nessuna retorica avrebbe potuto occultare, smascherando così ipocrisie più antiche.

18 anni

Camminando tra i resti di un tempo che credevamo inviolabile, lo vidi piangere dietro una tenda; quella visione, carica di silenzi e gesti interrotti, mi costrinse a rivedere le mie certezze più radicate.

18 anni

Pur conscio che l'atto del piangere non sarebbe stato interpretato come una confessione definitiva, scelse nondimeno di abbandonarsi a quel rito catartico, sperando che la catarsi producesse una qualche forma di redenzione.