Frasi con « giudizio » per bambini, ragazzi e studenti

Mamma ascolta il mio giudizio.

Il pupazzo aspetta il mio giudizio.

Dico il mio giudizio quando gioco.

Il giudizio dell'insegnante è gentile.

Il giudizio del papà mi fa ridere.

Nel cerchio diciamo il nostro giudizio a turno.

Il giudizio degli amici conta tanto nel gioco.

Con calma spiego il mio giudizio sulla storia.

Con la matita scrivo il mio giudizio sul disegno.

Il giudizio della maestra aiuta a migliorare il disegno.

Gioco e poi do il mio giudizio sul racconto.

Durante la recita il giudizio del pubblico è un applauso.

Il giudizio informato nasce dall'osservazione attenta.

Condividere il giudizio aiuta a scegliere il gioco.

In classe spiego il mio giudizio senza urlare.

Prima di decidere ascolto il giudizio di tutti.

Esprimo il mio giudizio sulle immagini del libro.

Il giudizio sereno aiuta quando discutiamo una scelta.

Nel laboratorio il giudizio sulle misure è importante.

Nel disegno mostro il mio giudizio con i colori.

Il giudizio del compagno mi fa capire cosa cambiare.

Nel gioco votiamo e il giudizio della maggioranza vince.

Il giudizio sulla storia aiuta a migliorare la trama.

Scrivo il mio giudizio sul quaderno con parole semplici.

Confronto il mio giudizio con quello del mio amico.

Il giudizio critico mi insegna a correggere gli errori.

Ascoltare il giudizio degli altri mi fa pensare diversamente.

Leggo il libro e do il mio giudizio al termine.

Osservo il fiore e formulo il mio giudizio sul colore.

Scrivo un breve testo con il mio giudizio sul racconto.

Il giudizio personale può cambiare dopo aver imparato di più.

Durante il gioco di squadra il giudizio dell'arbitro è rispettato.

Rifletto sul giudizio ricevuto prima di rispondere.

Analizzo le immagini e formulo un giudizio ragionato.

Con rispetto discuto il giudizio dei miei compagni.

Il giudizio giusto richiede ascolto e fatti concreti.

Confronto le fonti per supportare il mio giudizio.

Valuto l'esperimento e scrivo il mio giudizio finale.

Il giudizio critico è utile per migliorare un progetto.

Con argomenti chiari spiego il mio giudizio in classe.

Durante il progetto di classe presento il mio giudizio chiaramente.

Nel gruppo esprimo il mio giudizio e ascolto gli altri.

Nel dibattito esprimo il mio giudizio con rispetto e prove.

Scrivere il giudizio su un tema aiuta a organizzare le idee.

Il mio giudizio è un sorriso.

Il giudizio maturo si basa su fatti e ascolto.

Valuto le informazioni prima di esprimere un giudizio pubblico.

Formulare un giudizio equilibrato richiede analisi e onestà intellettuale.

Sostengo il mio giudizio con dati e ragionamenti chiari.

Per un giudizio equilibrato considero più punti di vista.

Il giudizio personale può arricchirsi studiando punti di vista diversi.

Nel progetto scolastico difendo il mio giudizio con esempi concreti.

Con una discussione civile metto alla prova il mio giudizio.

Rivedo il mio giudizio se nuove informazioni lo rendono necessario.

Il giudizio finale del progetto riflette ricerca e impegno personale.

Discutere il giudizio altrui aiuta a migliorare le proprie idee.

Esporre il mio giudizio con rispetto favorisce il dialogo costruttivo.

Analizzo i pro e i contro per formare il mio giudizio.

Scrivo un saggio breve che mostra il mio giudizio sul tema.

Nel lavoro di gruppo condivido il mio giudizio e accetto il confronto.

Soltanto dopo aver esaminato le molteplici evidenze, e benché la coscienza individuale si sforzi di mantenere l'equilibrio, il giudizio collettivo, permeato da pregiudizi storici, tende a cristallizzarsi in norme apparenti.

Pur riconoscendo i progressi tecnologici che ampliano i confini della ricerca, molti scienziati sostengono, con argomentazioni che spaziano dall'etica alla statistica bayesiana, che il giudizio empirico debba rimanere subordinato a protocolli rigorosi.

Invertendo la prassi consolidata e privilegiando la trasparenza, il tribunale, nell'esercizio della sua funzione discrezionale e sulla scorta di un'accurata analisi documentale, formulò un giudizio che ridefinì i limiti della responsabilità amministrativa.

Nel tessuto narrativo, dove l'io autore talvolta si dissolve in maschere polifoniche e l'ellissi diventa strategia stilistica, il giudizio estetico, più che misurabile, è frutto di una sedimentazione interpretativa che richiede competenze ermeneutiche.

Se, come alcuni soci postulano, la mobilità sociale viene erosa da fattori strutturali poco visibili, allora il giudizio sulle opportunità offerte dalla società contemporanea non può prescindere da un'analisi longitudinale e da una critica delle categorie concettuali impiegate.