Frasi con « ago » per bambini, ragazzi e studenti

Nel cesto c'è un ago.

Nel cassetto troviamo un ago piccolo.

La nonna usa un ago per rattoppare.

Non toccare un ago, chiama un adulto.

Ho trovato un ago vicino ai bottoni.

Il nipote guarda un ago con curiosità.

La mamma ripara la maglia con un ago.

Il sarto usa un ago lungo per cucire.

La bambola ha una toppa cucita con un ago.

Il cucito richiede un ago e del filo colorato.

Se vedi un ago per terra, dì a un adulto.

Per sicurezza chiedi a un adulto se trovi un ago.

Metti un ago nella scatola quando hai finito.

La sarta porta sempre un ago nella custodia.

Se un ago cade, fermati e chiedi aiuto.

Il filo passa attraverso un ago con attenzione.

Disegniamo e poi cuciamo con un ago semplice.

La maestra insegna a infilare un ago piano piano.

L'ago lucido brilla sotto la luce della lampada.

Con un ago si può rattoppare una calza strappata.

Un ago arrugginito va smaltito con cura e attenzione.

Il professore ci mostra come infilare un ago sottile.

Un ago può servire a riparare una tasca strappata.

Sul tavolo c'è un ago vicino ai bottoni colorati.

Se trovi un ago per strada, avvisa subito un adulto.

In biblioteca il manuale spiega come scegliere un ago adatto.

L'insegnante mostra come usare un ago nella lezione di cucito.

La regola è semplice: non correre con un ago in mano.

La sarta esperta preferisce un ago resistente per i tessuti spessi.

Nel laboratorio d'arte qualcuno usa un ago per i lavori creativi.

Per attaccare un bottone la mamma prende un ago e del filo.

I bambini imparano che un ago è per gli adulti, non per giocare.

Anche un ago piccolo può creare ricami belli.

Se finisci di cucire, riponi l'ago nella scatola.

Quando si lavora a scuola, infilare un ago richiede pazienza.

Per un ricamo complesso serve pazienza e un ago fine.

Per imparare a cucire bene serve un ago della misura giusta.

In laboratorio l'insegnante spiega come pulire un ago per sicurezza.

Il progetto di moda richiede un ago sottile per i dettagli.

Durante il corso ho capito che un ago adatto evita rotture.

Studiamo gli strumenti: un ago è uno dei più antichi inventati.

Nel laboratorio di sartoria ho imparato a scegliere l'ago giusto.

Il corso di testo ha insegnato a usare un ago con rispetto.

La nonna mi ha regalato un ago antico con una scatola di bottoni.

Vedo un ago sul tavolo.

Un ago troppo grosso può danneggiare materiali delicati.

Un ago ben oliato scivola meglio nel tessuto senza strappi.

Saper scegliere un ago riduce errori e rotture dei fili.

Quando lavori con tessuti elasticizzati, un ago speciale evita deformazioni.

La manutenzione degli strumenti comprende la pulizia di ogni ago.

Per progetti sartoriali servono aghi diversi: ogni ago ha una funzione.

Per lavori di precisione si usa un ago da ricamo molto sottile.

Quando passi un ago a un compagno, fallo con cura e attenzione.

La pratica migliora la tecnica; con un ago si ottengono pieghe perfette.

Nello stage ho imparato che un ago di qualità garantisce finiture precise.

Per la collezione ho scelto un ago specifico per le cuciture decorative.

In laboratorio di design abbiamo analizzato il ruolo di un ago nella produzione.

Al corso di moda ho misurato il diametro dell'ago per abbinare il filo.

Nel progetto finale ho cucito a mano usando un ago curvo per le zone difficili.

Analizzando i materiali, ho visto che la punta dell'ago cambia l'aderenza del filo.

Pur avendo riletto i documenti, che contenevano annotazioni marginali e formule arcaiche, non fui in grado di spiegare perché quel ago, appuntato al faldone, sembrasse indicare una direzione proibita.

Solo quando, dopo aver attraversato il mercato notturno e salutato venditori stanchi, mi voltai indietro notai che un ago del cucito, smarrito giorni prima, giaceva tra le pieghe di un sacco polveroso.

Sebbene avessimo previsto scenari avversi e predisposto piani di contingenza, solo dopo il fallimento dell'esperimento, quando un ago della bilancia oscillò imprudente verso l'errore umano, ci rendemmo conto della sottovalutazione sistemica.

Studiando la fenomenologia delle memorie collettive e ricorrendo a una ricostruzione cronologica rigorosa, la commissione constatò che un ago simbolico della polemica, più che un elemento materiale, era divenuto un pretesto per riscrivere il passato.

La conferenza, durante la quale relatori di fama internazionale esposero teorie controverse e sottili argomentazioni, culminò in un dibattito in cui la metafora di un ago, impiegata per descrivere la precisione retorica, suscitò reazioni accese.